Vivere il bagno

Dimensioni bagni disabili: cosa prevede la normativa, una guida pratica

 

Nel campo dell’arredamento, la funzionalità e l’estetica spesso vanno di pari passo. Ma quando si tratta di progettare un bagno per disabili, la funzionalità assume un ruolo centrale. La normativa, infatti, stabilisce chiaramente le dimensioni bagno disabili e le relative caratteristiche da rispettare. Ma cosa dice esattamente la legge? E come possiamo coniugare queste regole con un design accattivante e moderno? Scopriamolo insieme.

Le norme alla base delle dimensioni minime bagno disabili

La legge è chiara: l’obiettivo è garantire l’accessibilità e l’usabilità del bagno a chiunque, indipendentemente dalle proprie capacità motorie.

La legge 13/89 e il dm n. 236/89 sono i principali riferimenti normativi in materia di dimensioni bagno disabili. Questi testi stabiliscono le prescrizioni tecniche necessarie per assicurare l’accessibilità e l’adattabilità degli edifici privati e di quelli pubblici. L’obiettivo finale è quello di garantire a chiunque, a prescindere dalle proprie condizioni fisiche, la possibilità di accedere e utilizzare gli spazi in maniera autonoma e sicura.

Dimensioni bagno disabili normativa in dettaglio

Ma cosa prevedono esattamente le norme sul bagno disabili dimensioni? Ecco alcuni punti salienti:

  1. Accessibilità e adattabilità. La normativa non si limita a stabilire unicamente le dimensioni minime di un bagno per disabili. Piuttosto, pone l’accento sull’importanza di rendere ogni ambiente, compreso il bagno, accessibile e visitabile. Questo significa che non solo le persone con disabilità, ma chiunque, indipendentemente dalle proprie esigenze, deve poter utilizzare il bagno senza ostacoli.
  2. Elementi essenziali. La legge prevede una serie di elementi che non possono mancare in un bagno per disabili. I lavabi devono essere ergonomici e sospesi, con un bordo anteriore concavo per facilitarne l’uso. E non dimentichiamo i corrimani e i maniglioni sicurezza, fondamentali per garantire il massimo supporto.
  3. Dimensioni e spazi. La normativa stabilisce anche le dimensioni minime e gli spazi di manovra necessari per garantire l’accessibilità.

Gli elementi essenziali da combinare con le dimensioni bagni disabili

Non è solo una questione di dimensione bagno disabili. Ci sono alcuni prodotti irrinunciabili:

  • WC. Per chi ha difficoltà motorie, è essenziale che il WC sia progettato in modo da facilitare il trasferimento dalla carrozzina e agevolare il movimento di alzarsi e sedersi. Questo significa che dovrebbe essere leggermente più alto dei comuni sanitari. Alcuni modelli sono dotati di un’apertura frontale per facilitare l’igiene personale con una doccetta, offrendo una funzione simile a quella di un bidet.
  • Lavabo. Deve essere sospeso, ergonomico e dotato di un bordo anteriore concavo. Questa forma permette a chi è seduto su una sedia a rotelle di avvicinarsi al lavabo senza ostacoli. Inoltre, alcuni lavabi possono essere dotati di meccanismi manuali o pneumatici per la reclinazione.
  • Corrimani. Fondamentali per garantire sicurezza e supporto durante l’uso del bagno. Devono essere installati accanto a ogni apparato igienico, come il WC o il lavabo. Ad esempio, vicino al WC, occorre posizionare dei maniglioni orizzontali su un lato e, idealmente, una barra ribaltabile sull’altro, entrambi posti a un’altezza di 80 cm.
  • Specchio. Anche lo specchio deve essere progettato pensando a tutti. Deve essere collocato ad un’altezza compresa tra i 90 e i 170 cm.

Spazi e dimensioni minime bagno disabili locali pubblici

La normativa prevede degli spazi minimi d’ingombro, ovvero dimensioni minime bagni disabili, che variano in base al tipo di ausili utilizzati. Ad esempio, una persona che usa il bastone necessita di uno spazio d’ingombro di larghezza non inferiore a 70-75 cm. Per chi utilizza una carrozzina, diventa di 90 cm.

Una particolare attenzione, poi, va posta nei confronti della dimensione porta bagno disabili. Oltre a prevedere un’apertura verso l’esterno, deve avere una misura minima di 85 cm. Meglio prediligere porte con ante a libro o scorrevoli.

E le dimensioni del bagno? Anche se non esiste una normativa precisa, la misura ideale sarebbe 200 cm x 200 cm, ma possono essere previste dimensioni minori purché sia garantita la manovrabilità di una carrozzina. In questo caso, quindi, è più difficile parlare di dimensione minima bagno disabili. Non vanno comunque trascurati sgabelli e sedili doccia.

La normativa stabilisce le regole, ma la creatività e l’innovazione possono fare la differenza. Un bagno per disabili non deve essere solo funzionale, ma anche bello da vedere. Grazie alle nuove tendenze dell’arredamento, oggi è possibile scegliere soluzioni esteticamente accattivanti senza rinunciare alla funzionalità.

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